Svaneti, venerdì 21 agosto 2009
Ci apprestiamo a vivere quella che sarà la giornata più difficile, avventurosa, pazza, complicata, affascinante del viaggio, almeno fino a questo punto.
Viandante, Giornalista, Gastronomade, Fotografo, Futbolero
Svaneti, venerdì 21 agosto 2009
Ci apprestiamo a vivere quella che sarà la giornata più difficile, avventurosa, pazza, complicata, affascinante del viaggio, almeno fino a questo punto.
Tbilisi, giovedì 20 agosto
Tbilisi, il cui nome viene dal georgiano tbili, “caldo” per la forte presenza nell’antichità di sorgenti sulfuree, è costruita tra due colline principali sul fiume Mtkvari. Con i suoi due milioni di abitanti rappresenta la capitale di un paese di quasi cinque milioni di persone grande come Piemonte, Lombardia e Veneto messi insieme.
Gurjaani, giovedì 20 agosto
In mezzo al buio raggiungiamo il villaggio di Gurjaani, per fortuna Giorgi si ricorda come arrivare alla casa dei suoi zii, Usupi e Makhvala. Ci troviamo nella regione di Kakheti, dove si producono enormi quantità di vino. [Read more…]
Kakheti, mercoledì 19 agosto
Jvari, martedì 18 agosto
Dopo le reminescenze staliniane a Gori, la giornata prosegue tra il profano ed il sacro con la visita dell’antichissima chiesa di Jvari, per molti georgiani la più simbolica del paese.
Gori, martedì 18 agosto
Tbilisi, lunedì 17 agosto
Dopo quasi sette ore arriviamo finalmente a Tbilisi. Il nostro amico Giorgi ci ha già organizzato tutto. «Non passiamo neanche da casa», dice, «altrimenti non facciamo in tempo»: siamo stati invitati ad una cena per il compleanno di David, un suo amico e collega.
Tbilisi, lunedì 17 agosto
Appena entrati in Georgia si ha il primo contatto con le asperità del kartuli, la lingua georgiana. Si tratta di un idioma antichissimo profondamente legato all’identità georgiana: funziona con sette casi grammaticali e con il sistema agglutinante che permette l’esistenza di parole con addirittura sei o otto consonanti di seguito, come mtsvrtneli (allenatore) e soprattutto la fantasmagorica gvbrdgvnis (qualcosa come “tirar fuori, strappare”) o gvprtskvni (“tu ci sbucci”).
Posof, lunedì 17 agosto
Dopo la lunga attesa riprendiamo la strada, forse la più dissestata di tutta la Georgia. Strano che si trovi in queste condizioni perché proprio qui vicino passa il gasdotto Bakı-Tbilisi-Erzurum e soprattutto il celebre “BTC” (Bakı-Tbilisi-Ceyhan): il secondo oleodotto più lungo al mondo, progetto occidentale da quasi 4 miliardi di dollari (30% di “British Petroleum” e vari soci minori, tra i quali anche una partecipazione dell’“ENI” al 5%) con una capacità di un milione di barili al giorno.
Posof, lunedì 17 agosto
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