19 March 2024

Chaitén, il vulcano, los alerces, la Carretera Austral e la pozza d’acqua calda

Mercoledì 25 gennaio 2012

Lo so, l’ho già detto qualche giorno fa, ma qui inizia sul serio il viaggio. Se Chiloé ha rappresentato un meraviglioso aperitivo, a Chaitén mi aggancio alla leggendaria Carretera Austral.

A metà degli anni Settanta venne iniziata questa opera mastodontica per unire, tramite 1240 km (e 7 che riportavo), Puerto Montt a Villa O’Higgins, ovvero la Patagonia cilena con il resto del paese. Prima di allora molti villaggi e cittadine sul suo percorso si trovavano completamente isolati, salvo sporadici collegamenti aerei o via nave.

Chaitén si trova circa al km 220 della Austral e l’idea e di percorrerla verso Sud per passare in qualche modo in Argentina (vedremo come e dove) per poi rientrare in Cile ancora più giù. La Austral attraversa un fantastico e rigoglioso territorio, parzialmente ancora vergine, un’esperienza di viaggio che forse si rivelerà  simile all’altrettanto gloriosa Ruta Nacional 40, la strada che attraversa la nientezza della Patagonia argentina che avevo percorso dieci anni fa e di cui parlerò più avanti. Vedremo se le aspettative si compiranno.

La Austral fu completata nel 1996 dopo oltre vent’anni dall’inizio dei lavori. La gran parte è di ripio, terra battuta e pietre, ma da qualche tempo è partito un mega progetto per asfaltarla e alcuni (pochi) tratti sono già cambiati.

Chaitén e l’omonimo vulcano

A qualcuno Chaitén non è proprio piaciuta; a me invece molto. All’inizio, bisogna riconoscerlo, fa impressione. Gironzolando per il villaggio si nota subito la distruzione,

anche di edifici pubblici,

e il cartello affisso su molte case: «Proprietà dello Stato, vietato l’accesso».

Il 2 maggio 2008 l’omonimo vulcano situato a circa 10 km si svegliò improvvisamente dopo un millenario silenzio: le sue eruzioni proseguirono per un mese distruggendo molto di quello che si trovava sul suo cammino. Gran parte delle costruzioni del villaggio, circa 4mila persone che vivevano soprattutto di turismo, risultarono danneggiate.

Sembra che il governo avrebbe voluto far scomparire la presenza umana da queste parti, forse per la potenziale pericolosità del vulcano. Iniziò così a comprare delle case, per evitare che la gente tornasse con l’idea di costruire una nuova Chaitén ad alcuni km di distanza.

Invece molti, moltissimi tornarono, anche senza servizi: solo recentemente luce e acqua sono stati ripristinati. Poi sono ripresi anche i collegamenti del traghetto e il flusso, all’inizio forse sporadico, di passaggio di viaggiatori e turisti.

Questa regione venne popolata all’inizio del secolo da cileni delle regioni limitrofe, ma ovviamente il grande impulso arrivò con l’apertura della Carretera Austral. Ancor oggi la salvezza del villaggio è costituita dal collegamento marittimo.

Escursione

Nicholas La Penna è canadese, ma con ascendenze italiane e cilene. Parla castigliano con accento chiaramente anglofono il che aggiunge delle sfumature al personaggio. Viveva qui già prima del disastro e fu tra i primi a ritornare. Organizza escursioni nelle zone limitrofe, con un minibus, sembra un po’ sconclusionato (e forse lo è) ma anche molto divertente.

Nella truppa internazionale di oggi non appaiono i ben noti suoni gutturali, ma ci sono invece quattro giovani brasiliane di São Paulo che poco più a Sud passeranno in Argentina. Una di loro è di origine toscana ed ha recentemente avuto la possibilità di recarsi in Italia con un programma per discendenti di lucchesi. Completano l’equipaggio una coppia di francesi, altre due di Santiago e una cilena che sta lavorando nella zona e ha approfittato del giorno libero.

Con Nicholas andiamo a visitare la zona del vulcano. Fa parte del Parque Pumalín, un’estesa zona acquisita dal controverso multimilionario statunitense Douglas Tompkins (il fondatore delle marche Esprit e The North Face) che l’ha reso uno dei più grandi parchi nazionali privati del mondo.

Al suo interno si può vedere la distruzione provocata dal vulcano,

con diversi tipi di minerali creatisi dall’eruzione,

come l’ossidiana.

La natura rinasce.

Ci spostiamo verso il Sendero de los Alerces (Fitzroya cupressoides),

una specie protetta di albero millenario,

con cui sono costruite anche le chiese lignee di Chiloé.

Strane nuove crescite oblique.

In una pausa dell’escursione Nicholas ci allieta con il suo charango.

Prima di prendere un altro cammino nel bosco

che porta a due cascate.

Riprendiamo la Austral su cui passano anche molti ciclisti,

e raggiungiamo la costa.

Qui fa per la prima volta la sua apparizione un super equipaggiato camioncino di tedeschi.

Ripassiamo da Chaltén, dove le cime ci guardano.

Siamo tardi, ma dobbiamo provare a raggiungere le Termas del Amarillo, un posto fantastico alla fine di una deviazione dissestata.

Il sole sta tramontando e i colori cambiano ogni minuto,

La casa della Signora Chila, la custode delle termas che all’inizio non vuole farci entrare ma che poi gentilmente acconsente.

È acqua calda di origine vulcanica che scaturisce direttamente dalle viscere della montagna,

viene leggermente raffreddata con acqua fredda affinché il corpo possa resistere. Qui la “doccia” calda,

ma soprattutto la piscina in mezzo al bosco, con la meravigliosa sensazione di immergervisi.

Torniamo a Chaitén

che è ormai buio.

Qui l’intero percorso della Austral, fino a Villa O’Higgins.

 

Comments

  1. Claudio Schiavon says

    Ciao. Ho appena visto dal tuo sito le ultime info dal Cile.
    Approfitto e visto che dal 18 febbraio al 4 marzo sarò in viaggio con una dozzina di amici, in Cile centrale, – da Santiago a Puerto Mont – per treking. Gradirei, se possibile avere qualche suggerimento su cose interessanti assolutamente da vedere. E mi sembra, dal tuo sito, che ce ne siano molte.
    Nel nostro programma è prevista la visita delle principali città, la salita a tre vulcani e la visita all’isola di Chiloè.
    Chissà se ci sono grotte interessanti da vedere? O altri fenomeni naturali significativi?
    Questo è il nostro terzo viaggio in Cile/Argentina che facciamo, abbiamo già visto la Patagonia meridionale e la Terra del Fuoco. BELLO! BELLO!

    Grazie e buon prosseguimento di viaggio.
    Claudio

    Claudio Schiavon
    Via Jacopo Linussio 8
    33028 Tolmezzo UD
    tel. 335434728
    email “[email protected]

    • grazie claudio del commento.
      mi fa piacere che veniate da queste parti, quasi ci si trova sul percorso.
      come ti dicevo in email, sto esplorando la zona da montt verso sud, tutta la patagonia e carretera austral, posti fantastici.
      chiloe’ meraviglioso.
      se potete prendetevi qualche giorno per esplorarla con calma. c’e’ anche un bel parco nazionale, che io non sono riuscito a visitare.
      mandi e a presto,
      a

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