28 March 2024

Qualche problema ma poi approdo sulla magnifica Chiloé, Ancud

Domenica 15 gennaio 2012

In molti mi avevano parlato della bellezza di Chiloé, un arcipelago a sud di Puerto Montt che comprende anche la seconda isola più grande del paese (dopo la Terra del Fuoco, in coabitazione con l’Argentina). Sembra che quel territorio sia rimasto sospeso nel tempo.

Problemi di barche

Prima di ripartire da Puerto Montt devo cercare un biglietto per una barca che, dopo qualche giorno di esplorazione a Chiloé, mi riporti sul continente. Oltre alla citata Navimag esiste la compagnia Naviera Austral, ma purtroppo le rotte non sono molte, come del resto i posti disponibili; oltre ai turisti anche i cileni che devono spostarsi, per lavoro o necessità. Il mio percorso preferito sarebbe stato da Quellón (sud di Chiloé) fino ad Aysén, un meraviglioso fiordo molto più a sud, con una trentina di ore di navigazione. Ma almeno per una settimana non c’è posto su questa rotta e devo ripiegare per un attraversamento molto più corto, verso Chaitén, più a nord.

In questo tipo di viaggi avere una scadenza prossima, ovvero una barca o un aereo da prendere in una data fissata, non è proprio il massimo: filosoficamente è molto meglio essere liberi di fermarsi sul percorso più del previsto se si scopre qualcosa di inaspettato o di accelerare in caso contrario. Era anche uno degli aspetti che in questo viaggio volevo evitare, ma alle volte non se ne può fare a meno.

I peggiori? Claro!

Avevo anche bisogno di un numero di cellulare locale con un piano speciale per internet, ma dopo tre giorni durante i quali ho parlato con una ventina di persone (quasi tutte inutili) e dopo essermi fatto fregare anche dei soldi ho un consiglio: se cercate un numero di telefono cileno (o di altri paesi dell’America Latina) non rivolgetevi alla Claro, la compagnia a capitale messicano tra le più diffuse del continente: sono i peggiori, claro!

Verso Chiloé

Da Puerto Montt si prende un bus che poi sale su un traghetto che effettua il rapido collegamento con l’arcipelago attraversando in una mezzoretta il canale di Chacao.

Secondo il mio vicino di posto, oggi il mare è particolarmente grosso,

e la barchetta con sopra il nostro bus e altri mezzi balla che è un piacere.

A bordo c’è addirittura WiFi: sembra che troverò internet anche nelle località più sperdute, il che mi permetterà di aggiornare il sito con una certa frequenza.

Approdati sull’isola, i paesaggi che si vedono dal finestrino sono emozionanti: dolci colline, colori pastello, casine perse nella campagna, animali al pascolo, gli scorci con il mare spesso presente. L’impressione è che siamo entrati sul serio in un’altra dimensione.

Finalmente arriviamo ad Ancud.

Ancud

In giro, anche sugli autobus locali, si trovano sempre persone molto simpatiche.

Ancud, una delle tre cittadine principali dell’isola, risulta subito molto simpatica. Sto cercando un posto in cui fermarmi a dormire, l’offerta è ampia e l’invasione vera e propria di turisti e viaggiatori non è ancora iniziata. Ma il primo hospedaje che trovo è pieno per un certo congresso di non so che. Mi fermo per caso davanti a un altro, si chiama Residencial Humboldt, pensavo fosse il nome della famiglia (simpatica tra l’altro), invece più prosaicamente si riferisce all’omonima corrente che passa qui vicino.

Per fortuna mi trovo all’interno quando il diluvio universale si abbatte sul paese.

Sembra di trovarsi in Irlanda, con pioggia torrenziale alternata al sole.

Nel porticciolo le solite barche semi abbandonate.

Graffiti.

Le casine in legno, alcune più sgarruppate di altre.

con lo stesso materiale sono costruite molte chiese antiche perse nell’arcipelago, di cui parleremo nei prossimi giorni.

Il sole è ormai sceso e inizia a fare freddo.

Mi riparo in un ristorantino per riscaldarmi con una zuppa di pesce,

e una corvina (ombrina boccadoro) alla vizcaína,

accompagnata da una birra belga (!) artigianale prodotta nella Patagonia cilena.

In tv viene presentato Eduardo Vargas, il nuovo cileno del Napoli, ormai ex idolo della Universidad de Chile.

Domani inizierò l’esplorazione dell’isola.

 

Comments

  1. Tu explicación es tan placentera que me imagino en el lugar. Hasta pronto

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