Sabato 27 novembre 2010
La gran parte dell’attenzione della giornata di ieri è stata dedicata agli ultimi fuochi della campagna elettorale, terminata appunto alla mezzanotte. Per qualche ora l’attenzione del pubblico e dei mezzi di comunicazione è stata parzialmente deviata.
Ci si prepara al grande evento. Come sempre nelle occasioni importanti, si sta preparando anche un immenso mosaico, formato da 100mila cartoline colorate che i tifosi troveranno nel loro posto e alzeranno all’entrata dei giocatori: oltre alla bandiera catalana e i colori blaugrana, presenterà la scritta «T’estimo Barça» (“ti amo”, in catalano).
Dopodomani non sarà sicuramente facile per il Barça. Pur giocando in modo non spettacolare e utilizzando uno stile deprecabile, bisogna riconoscere che Mourinho in pochi mesi ha cambiato volto al Madrid, come nessuno degli ultimi allenatori era riuscito a fare in precedenza. Come diceva qualche giorno fa un mio amico qui, «Mourinho ha messo ordine in quella casa de putas che era lo spogliatoio del Madrid».
Il portoghese è un maestro nell’iniettare autostima ai suoi giocatori e, come già all’Inter, tornare a vincere ha svegliato anche i tifosi madridisti, che negli ultimi anni hanno assistito a bocca aperta come la loro squadra piena di costosissime stelle veniva surclassata in tutti modi dal Barça di Guardiola. Il Madrid di Mourinho è una formazione molto quadrata, non ha ancora perso in questa stagione e va primo, un punto sopra il Barça.
Nonostante tutto Cristiano Ronaldo non è mai stato fortunato contro i catalani: in nessuno dei cinque incontri precedenti, con il Manchester Utd e con il Real Madrid, non è riuscito a marcare né a vincere contro il FC Barcelona.
Messi invece ha segnato sette reti in otto incontri contro le merengues: cinque vittorie, un pareggio e due sconfitte il bilancio. Come si diceva nei giorni precedenti, l’argentino si sta presentando al Clásico nel migliore dei modi: ha marcato 64 reti nelle ultime 64 partite considerando tutte le competizioni, con 16 reti nelle ultime 10 partite disputate.
Una notizia interessante: l’esordio assoluto con il Barça di Messi, allora sedicenne, avvenne il 16 novembre 2003 quando Rijkaard, da poco allenatore del Barça, lo mise in campo a partita iniziata. L’avversario era il Porto allora allenato proprio da Mourinho: si trattò dell’amichevole con la quale venne inaugurato il nuovo “Estádio do Dragão” in vista dei successivi Europei del 2004.
Visca el Barça!
ps.non sai quanto ti sto invidiando!!!