Lunedì 18 aprile 2011
Non ricordo di aver visto una partita in TV con tanta sofferenza, anche se probabilmente era già accaduto (l’ultima è sempre la peggiore). L’Udinese, priva dei suoi due gioielli Sánchez e Di Natale, si è resa protagonista di una prova maiuscola al “San Paolo” schiantando le velleità di Scudetto del lanciatissimo Napoli. Bravissimo Guidolin e bravissimi i ragazzi, autori di una prova maiuscola per determinazione e senso di squadra.
Avevamo iniziato bene la giornata con il pranzo propiziatorio della Mari che già altre volte aveva portato bene. Vista la stagione, erano di scena gli asparagi (di Tavagnacco), con le uova e sotto forma di risotto
Per chiudere, torta margherita
E fragole.
Le premesse non erano però molto incoraggianti. Già reduce da 2 sconfitte l’Udinese aveva perso in settimana i due pezzi più pregiati; dopo 4 vittorie consecutive il Napoli arrivava invece pompatissimo dai mezzi di comunicazione, con il “San Paolo” esaurito da giorni per rinverdire i fasti dell’epoca di Maradona.
Sabato era però arrivata l’inattesa sconfitta casalinga della Roma contro il Palermo (2-3), una sorta di nemesi dopo i fatti di una settimana fa. Qualcuno a pomeriggio lo diceva: senza quei due là davanti, magari gli altri giocatori dell’Udinese si responsabilizzeranno. Devo dire la verità, non ci credevo molto.
Di fronte alle assenze, Guidolin sceglie un 4-5-1 per chiudere le fasce e infoltire il centrocampo: dentro anche il redivivo Pasquale dietro a sinistra, 4 in mezzo con in aggiunta Asamoah dietro l’unica punta Denis.
Fin dalle prime battute si vede che la serata può essere di quelle buone. Come giustamente sottolineano i commentatori di Al Jazeera (in inglese), Denis nei primi 5 minuti ha preso più palle che nei 73 in cui era rimasto in campo sabato con la Roma. L’argentino effettua anche una pericolosa conclusione ben bloccata dall’ex De Sanctis.
L’Udinese controlla bene la partita e cerca di rendersi pericolosa di rimessa, anche se il Napoli con la qualità dei suoi singoli può colpire in ogni momento: il trio Cavani, Lavezzi e Hamsik non sembra molto ispirato, ma fa paura ogni volta che prende la palla. Un paio di tiri dell’uruguayo finiscono fuori di poco e un’occasione del Pocho è sventata da Handanovič. Isla si infortuna e al suo posto entra Cuadrado, responsabile dell’harakiri di sabato contro la Roma: benino quando attacca, ma da brividi ogni volta che deve difendere. Si arriva all’intervallo sullo 0-0, non male.
Al 55’ la svolta, Inler autore di una prova maiuscola (a parte un paio di leggerezze in disimpegno verso la fine della gara) fa secco De Sanctis con un tiro a giro da lontano che finisce all’incrocio. Stranamente lo svizzero-turco non festeggia la rete: che sia perché sembra ormai certa la sua partenza per Napoli? Sarebbe la prima volta che qualcuno non esulta per una futura squadra e non per una ex…
Il Napoli appare disorientato e come da manuale arriva la seconda rete, del bistrattato Denis che colpisce di controbalzo dopo un controllo di petto su bella azione di Armero. Anche Denis non esulta, ma è comprensibile visto che ha militato per due campionati nel Napoli. Se fossi in Pozzo cercherei subito acquirenti per l’argentino: chissà quando rifarà un gol così…
Il “San Paolo” è gelato, i partenopei sentono che il sogno scudetto sta inesorabilmente scivolando via e diventano ancora più nervosi. Mazzarri inserisce ancora punte: alla fine con Mascara e il vecchio Lucarelli saranno addirittura 4 e mezzo. Si avvinano i minuti finali della partita, il momento in cui il Napoli ha segnato di più in questo campionato e i nervi (miei) stanno sempre peggio.
La traversa di Maggio a portiere battuto porta buoni presagi, anche se a una manciata di minuti dalla fine la solita leggerezza può costare carissima all’Udinese come accaduto contro la Roma (e molte altre volte): con tutta la sua esperienza Domizzi si fa infinocchiare da Lucarelli, i due finiscono a terra e Tagliavento che fischia il rigore; per giunta il difensore si fa anche espellere, per proteste. Quando Cavani è già pronto alla battuta, con un gesto deprecabile, il nervosissimo Armero gli sposta il pallone dal dischetto; ne esce un parapiglia che anche Guidolin contribuisce a sedare. Parte Cavani e il nostro portiere riesce a parare: si ripete il famoso ritornello «Handanovič, Handanovič, Handanovič!» per il quinto (!) rigore parato dallo sloveno in questa stagione.
L’arbitro concede 4 minuti di recupero, ci si addentra ancor di più nella “zona Napoli” e al 2’ oltre il 90’ una nuova disattenzione della difesa permette a Cavani di trovarsi da solo (!) in piena area. Si vede che non è serata per l’uruguayo che manca l’impatto con il pallone, anche se poi arriva Mascara e insacca. Mancano pochi secondi e il Napoli cerca l’impresa riuscitagli altre volte, ma non c’è più tempo.
Il Napoli esce tra gli applausi del pubblico, ma ha sbagliato le poche occasioni che ha avuto e con questa sconfitta può praticamente considerare chiusa la pratica scudetto. L’Udinese vince meritatamente e rimane in corsa per la Champions: i friulani sono ora quinti a 59 punti, uno sotto la Lazio vittoriosa a Catania (1-4); la Roma è 6 punti dietro e la Juventus 7.
Nonostante i patemi finali, grazie ragazzi!
http://www.youtube.com/watch?v=FMVzE7n7XzY
Questa è la vittoria di Guidolin e del gruppo. Complimenti. La scelta di non dare riferimenti, con solo una punta e Armero libero alle sue spalle (prima Asamoah) ha spiazzato i Napoletani che, per ammissione loro si trovavano con tre difensori per una punta, incapaci di farne salire uno a giocare a centrocampo dove la gabbia di Guidolin relegava i due mediani azzurri in inferiorità di fronte al nostro triangoletto composto da Inler, Pinzi, Asamoah i quali, all’atto di ripartire erano sempre in superiorità. Grande Guido e basta!
e basta!
😉
abbiamo rischiato le coronarie, ma è andata bene!
a
e basta!!! Davvero grandissimi, super Asamoah, a me piace da matti, non ne parla quasi nessuno ma stravedo per questo straordinario centrocampista. Però basta nel non esultare dopo un gol per rispetto agli ex o futuri tifosi: e il rispetto per i propri tifosi attuali?
Comunque, benissimo così. Un abbraccio a tutti
Non ho tempo per i miei (troppo…) lunghi commenti, meglio così…
Per Asamoah, caro Paolo, siamo almeno in 2 a stravedere, si veda mio commento di qualche giorno fa…Un grandissimo che spero resti ancora un po’ in maglia bianconera.
La non esultanza di Inler mi ha infastidito molto, anche perchè il turco-svizzero finora aveva sempre dimostrato attaccamento alla maglia. Hai ragione (al solito…), Paolo: rispetto per tutti tranne che i per i propri tifosi del momento, siamo stufi di questi “calcoli”!!!
Comunque grandissima prova di maturità, anche le “seconde linee” stavolta si sono dimostrate all’altezza.
Ma ora guai a credere facili le prossime sfide, a partire da quella al rilanciato ed insidioso Parma…
Alè Udin!!!
squalificati Handanovic e Domizzi (tre giornate); Isla, Di Natale e Sanchez ce la fanno? Rischia di essere più dura col Parma che a Napoli…
Caspita, mi piace parlare di udinese… almeno è un modo per stare in contatto con voi!
eh si, sara’ durissima, ma c’e’ anche inter-lazio…
grande paolo, continua ad intervenire!
abraço,
a
Per Domizzi squalificata pesante ma tutto sommato meritata. Imperdonabile provocare il rigore su un giocatore finito (Lucarelli ormai tale è….), inconcepibili i successivi insulti all’arbitro: spero in una multa esemplare da parte della società.
Speriamo che Coda (e/o Angella) siano pronti, Belardi in porta qualche brivido lo darà, già contro Bologna e Samp ha fatto vedere un po’ di indecisioni ma anche qualche buon intervento.
Eh sì, bello tenersi in contatto, il calcio sa ancora unire….
Grazie Guy!!!
grazie a te miele per gli interventi!
speriamo per sabato, io non ci saro’, sms come al solito?
comunque dopo l’impresa di napoli e’ tornato l’ottimismo anche con assenze pesanti.
speriamo…
g
Nessuno si è soffermato sulla NON esultanza di INLER. Io l’ho trovata inaccettabile. So che ne hanno già parlato Messaggero, Gazzettino, etc. Pozzo lo coccola, lui nega che c’è qualcosa sotto, il procuratore lancia messaggi… Parliamone, non è corretto far finta di niente solo perchè sta giocando benissimo. Capisco Denis ma lui no.
Arrivare a NON esultare PRIMA di andare, eventualmente, in un’atra squadra mi sembra eccessivo. E parlo di uno dei miei giocatori preferiti, con Asamoah per la cronaca. Se, come dice Miele, è giusto che la società multi Domizzi che si è comportato da pirla sia per il rigore sul vecchio colosso livornese che per le proteste inutili all’arbitro che aveva già deciso, è altrettanto giusto che si faccia “sentire” con il timido e ben educato Gokhan.
Domenica sera cliccavo tra la DS su Rai2 e Controcampo su Rete4, tra Adriano Baconi da Pisa e Massimiliano Allegri da Livorno, tutto un parlare in toscanaccio di vittoria mancata del Napoli e scudetto probabile del Milan, di tattiche e controtattiche… 2 palle… Ho avuto nostalgia di quando c’era il caro e sempre vispo Aldo Agroppi da Piombino…che fine ha fatto?
Saluti.LR.
Non è vero che non abbiamo parlato della mancata esultanza del numero 88 (!?!) bianconero, se leggi con attenzione sia Alessandro nell’articolo che Paolo ed io nei commenti abbiamo stigmatizzato il comportamento di Inler.
Il giorno dopo pare si sia giustificato dicendo che l’ha fatto per rispetto nei confronti di amici napoletani…. Sembra poco plausibile come scusa. Il punto è che, come sottolineato da Paolo, manca il rispetto per i tifosi friulani.
Vedo che gli estimatori di Asamoah non mancano, e fa piacere. Speriamo non ce ne siano tra i dirigenti di grandi squadre disposte a spendere, sarebbe una grave perdita…
Mandi! DB
P.S. di gente come Baconi faremmo volentieri a meno, ma io non ho nessuna nostalgia di Agroppi e del suo sputare sentenze dall’alto di una carriera di allenatore costellata di fallimenti…
forse LR intendeva che nessuno sui mezzi di comunicazione, tv, giornali etc (pero’ non ho visto telefriuli lunedi’ sera…).
noi si’ l’abbiamo notata, e moltissimi amici tifosi dell’udinese.
la scusa degli amici napoletani, mah..
anch’io farei a meno di baconi (e di molti altri) e agroppi non mi manca per niente!
a
e’ stato bello seguire l’udinese sulla tv locale di les cayes tivi 6 (haiti) con commento in creolo haitiano. e con l’antenna che funzionava un po si e un po
Udinese en forme!!!
bravo il nostro poliedrico llaparca!
se vuoi, mandaci cronache su come si segue l’udin da quelle parti…
ziv,
a