Domenica 23 dicembre 2012
Altra giornata da ricordare nella Liga e nuovo tonfo del Real Madrid grazie anche alle polemiche decisioni di Mourinho, in perenne guerra anche con i suoi giocatori.
Viandante, Giornalista, Gastronomade, Fotografo, Futbolero
Domenica 23 dicembre 2012
Altra giornata da ricordare nella Liga e nuovo tonfo del Real Madrid grazie anche alle polemiche decisioni di Mourinho, in perenne guerra anche con i suoi giocatori.
Giovedì 20 dicembre 2012
Il 22 novembre dell’anno scorso Tito Vilanova, allora secondo di Pep Guardiola sulla panchina del Barça, subiva una difficile operazione per asportare un tumore dalla ghiandola parotide del collo. Nessuno ne era a conoscenza, solo i famigliari, Guardiola e pochi intimi. Il periodo fu difficilissimo ma Tito con molta forza d’animo riuscì a superarlo e a tornare con la squadra, già provata dalla simile malattia di Abidal.
Giovedì 13 dicembre 2012
Nelle celebrazioni per il 12/12/12 di ieri si sono aggiunti anche i tifosi del Boca, la cui curva è stata probabilmente la prima a chiamarsi La Doce, inteso come il dodicesimo giocatore in campo. Per questo motivo hanno organizzato una manifestazione in pieno centro a Buenos Aires che si sono auto dedicati.
Lunedì 10 dicembre 2012
Martedì scorso sembrava che non ci fossero più speranze. Messi era arrivato a 84 reti nell’anno solare, a solo un gol dal record di tutti i tempi detenuto da Gerd Müller fin dal lontano 1972. Nell’incontro di Champions al “Camp Nou” contro il Benfica era tutto pronto perché l’argentino riuscisse almeno ad eguagliarlo ma Tito Vilanova, qualificazione e primo posto già conquistato in anticipo, col baby Barça in campo lo aveva lasciato inizialmente in panchina.
Sabato 1 dicembre 2012
Giovedì scorso si è consumato un nuovo scandalo al Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra in ex Jugoslavia dell’Aja (ICTY). Dopo i Generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač assolti lo scorso 16 novembre, la Corte non ha ritenuto colpevole neanche l’albanese del Kosovo Ramush Haradinaj, l’ex comandante dell’UÇK (Esercito per la Liberazione del Kosovo) accusato insieme al suo parente Lahi Brahimaj e a Idriz Balaj di crimini contro l’umanità e di pulizia etnica. Degli imputati importanti, ormai in carcere sono rimasti praticamente solo serbi. La decisione getta ulteriori ombre sulla già scricchiolante credibilità del Tribunale.
Venerdì 23 novembre 2012
Lo avevano minacciato ed hanno mantenuto le promesse. Una giornata intera a parlare di calcio, ma in modo diverso dal solito. Il primo sabato di novembre un manipolo di entusiasti, tra i quali il collettivo di scrittori Wu Ming, ha organizzato a Bologna un convegno molto denso ed interessante a cui ha partecipato un nutrito gruppo di futbologi alcuni venuti apposta da diverse città d’Italia. Un successo.
Giovedì 22 novembre 2012
Pur in preda a grossi problemi economici ed amministrativi, la Crvena Zvezda è tornata a vincere un infuocato ed incerto derbi contro il Partizan, che mantiene comunque 5 punti di vantaggio sui biancorossi. Fantastica atmosfera sugli spalti.
Sabato 17 novembre 2012
Sentenza choc all’Aja. Ieri mattina il Tribunale Internazionale per i Crimini di Guerra (ICTY) ha ribaltato in appello il primo giudizio assolvendo a sorpresa i Generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač. Nel primo grado il 15 aprile 2011 lo stesso tribunale aveva condannato Gotovina a 24 anni (e Markač a 18) ritenendolo responsabile di otto capi d’accusa, tra i quali crimini contro l’umanità, deportazione, omicidio e persecuzione per i fatti accaduti nella cosiddetta Krajina (il territorio dell’entroterra della Dalmazia in cui vivevano popolazioni serbe) durante l’Operazione Oluja (tempesta) dell’agosto 1995. Anche il defunto Presidente croato Franjo Tuđman era stato riconosciuto come personaggio chiave per la pulizia etnica in quelle zone.
Giovedì 11 ottobre 2012
Prima della partita un amico mi aveva avvisato: «Preparati, perché stasera al “Camp Nou” probabilmente vedrai un profondo cambiamento sociologico». [Read more…]
Sabato 28 aprile 2012
Che settimana l’ultima vissuta dal FC Barcelona. Passate le due tragiche partite al “Camp Nou” in tre giorni, ormai Pep Guardiola non poteva più attendere: dopo aver rimandato all’infinito, doveva annunciare il suo futuro.
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