Domenica 20 febbraio 2011
Bellissima giornata ieri nei dintorni di Fagagna, una zona piena di cicogne che mi ricordava i villaggi della Vojvodina (regione al nord della Serbia dove questi animali sono di casa).
Nei campi adiacenti la strada per Caporiacco, sorge l’agriturismo “Casale Cjanor” gestito dalla famiglia Missana. L’antico e suggestivo casale ristrutturato possiede anche alcune camere, ideali per chi vuole passare qualche giorno a contatto con la natura.
Le cicogne sono presenti su quasi tutti i pali della luce della zona, un nido anche proprio di fronte all’entrata del Casale.
Conoscevo il celeberrimo Pestât (si veda sotto), ma non il luogo in cui viene creato questo “Presidio Slow Food” insieme a molte altre prelibatezze, tutte rigorosamente prodotte in casa. La specialità sono i piatti a base di oca, un animale tradizionalmente usato nella zona, ma la cucina dell’agriturismo propone anche anatra, germano reale, oltre a maiale e ricette legate alla tradizione.
Confortevole la caratteristica sala con il fogolâr acceso in cui sfreccia Luigina con la sua simpatia debordante. Lo chef Margherita, un’altra delle terribili (in senso buono!) sorelle Missana, è ai fornelli.
Iniziamo ovviamente con il Pestât, insaccato di verdure e lardo di maiale rosolato con salsa al pomodoro: si tratta di un condimento che si usava tradizionalmente per conservare il lardo insieme a erbe e verdure degli orti. Viene utilizzato per il soffritto e come base o per insaporire molte ricette tipiche. Oppure come uno stuzzichino sui crostini caldi.
Il petto d’oca stagionato su crostini e burro è la fine del mondo.
Continuiamo con un tris di primi: un delizioso orzotto,
i sorprendenti rotolini di crespelle alle castagne con radicchio di campo,
e i classici gnocchi di patate al sugo d’oca.
Poi il piatto forte, anzi di sostance come dicono al Casale, la gustosa oca in casseruola con polenta, verdure cotte e patate al forno.
Come piace a noi, le porzioni sono generose e vengono accompagnate dal vino della casa, una miscela di merlot e cabernet.
Non c’era una delle (molte) specialità della casa, il sorbetto di uva “Clinton” (per fortuna niente a che vedere con l’ex presidente degli Stati Uniti). Ma quello di fragolino non gli è sicuramente da meno.
Per addolcire la bocca, assaggiamo il semifreddo alla vaniglia con uva fragola sciroppata e caramello.
Come degna chiusura, le grappe della casa in una peculiare combinazione cromatica, di erba luisa, bianca e di cuàrgui.
Paghiamo tra i 25 e 30 euro e usciamo molto soddisfatti. La giornata è limpidissima con le montagne in evidenza.
Torneremo sicuramente al Casale con la bella stagione.
Scheda:
Agriturismo Casale Cjanor
Via Casali Lini 9
Fagagna (UD)
ciao Ale
c’ e il site del agriturismo? Acettano bambini piccoli?
Ciao
ho gia visto il site!
mmmm perche’? hai per caso intenzione di venire in europa?
a
Bel pranzo e fantastiche le foto. Mi hai fatto venir nostalgia delle mie parti.
E’ bello trovare qualcuno che apprezza gli stessi posti.
Grazie per essere passato nel mio blog.
grazie cara.
di dove sei esattamente?
a presto,
a
Sono stata a pranzo con parenti, domenica scorsa. Il posto è bellissimo ed abbiamo mangiato cose semplici e buonissime. Spettacolare il loro “Pestat” ..ho comperato un vasetto e l’ho usato come ottimo condimento (2 cucchiaini) negli spiedini e nelle patate….. Vi consiglio caldamente una visita in questo Agriturismo “Casale Cjanor”… Ci sono anche tanti nidi di cicogne…è bellissimo vederle volare vicino a te!