Mercoledì 16 febbraio 2011
Nell’andata degli ottavi di Champions l’Arsenal è riuscito ad avere la meglio sul FC Barcelona per 2-1 dopo essere passato in svantaggio. Ma all’“Emirates” si è vista una grande partita tra due squadre che semplicemente giocano molto bene a calcio, una rarità di questi tempi.
L’inizio è complicato per il Barça; nel primo quarto d’ora l’Arsenal raggiunge quasi il 50% di possesso palla e mette alle corde i catalani, che soffrono quando non hanno il pallone tra i piedi. Già al 6’ il molto ex (e forse futuro barcelonista) Cesc Fàbregas lancia Van Persie che sbaglia una prima occasione, salvata da Valdés.
Piano piano il Barça riprende il possesso del pallone e dell’incontro. Messi fa gridare al gol Quim Puyal, il più conosciuto radiocronista catalano che ascolto via internet (guardando Al Jazeera): su lancio filtrante di Villa si presenta solo davanti al ventenne portiere Szczęsny che cade sulla finta dell’argentino: il pallone esce però di pochissimo sfiorando il palo. Al 26’ è invece David Villa, molto attivo, a sbloccare il risultato su un eccellente taglio di Messi, i due ancora una volta si sono scambiati i ruoli. Ora tutti toccano il pallone come sempre, il Barça domina la partita e i Gunners appaiono in difficoltà.
Prima della fine del tempo altra occasione di Van Persie e rete ingiustamente annullata a Messi per un fuorigioco inesistente.
Nel secondo tempo si vede un’altra partita, l’Arsenal è più tonico, ma è comunque Messi a sprecare un’altra occasione sparando sull’esterno della rete. La partita cambia al 78’ quando Van Persie ben lanciato da Clichy da posizione impossibile impallina Valdés che fa un passo falso e lascia sguarnito il suo palo.
Il Barça sente il colpo, ma cerca di avanzare. Cinque minuti dopo, un contropiede magistralmente iniziato da Cesc verso Nasri e finalizzato da un piattone di Aršavin (entrato da poco) fa secco per la seconda volta Valdés.
Nel finale ci starebbe forse un rigore per il Barça per un mani dello stesso Aršavin, poi c’è ancora tempo per un’ultima azione di Alves. L’italiano Rizzoli fischia la fine e l’“Emirates” può esplodere per la quarta sconfitta stagionale per il Barça.
http://www.youtube.com/watch?v=fBFbso0bp7U
Anche l’anno scorso le due squadre si erano affrontate (ai quarti): all’andata fu 2-2 con doppietta iniziale di Ibra (!) e una grandissima prestazione del Barça che raccolse poco rispetto al dominio mostrato; al ritorno (ero presente) fu la gran serata di Messi che segnò ben 4 reti (a 1).
Rispetto a 10 mesi fa si vede che l’Arsenal è migliorato: è maturato di un anno considerando la giovanissima età della gran parte dei suoi giocatori, fondamentali soprattutto la qualità di Cesc e Nasri, la velocità di Walcott e la potenza di Van Persie, senza dimenticare la mano di Wenger.
Nel Barça grandissimo Abidal (che come centrale ha egregiamente coperto l’assenza di Puyol) e di Piqué, che per l’ammonizione ricevuta non giocherà il ritorno. Bene come sempre anche Busquets, mentre Messi per non è ancora riuscito a segnare in Inghilterra. Maxwell è apparso invece incerto.
Entrambe le squadre avrebbero potuto vincere; a una dozzina di minuti dalla fine l’Arsenal stava ancora perdendo ed è riuscito a ribaltare il risultato, ma il Barça avrebbe potuto (e dovuto) chiudere la partita. Dopo il primo tempo pochi si sarebbero aspettato un risultato simile, ma un 2-1 fuori casa non è un risultato da buttare per i catalani, a patto che in casa giochino come sanno. Il ritorno dell’8 marzo si preannuncia infuocato e se tutto va bene sarò al “Camp Nou”.
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Nell’altra partita di mercoledì, la Roma era andata in vantaggio per 1-0 ma è stata sconfitta per 2-3 dal pericoloso Šakhtar Donec’k di Mircea Lucescu. In Ucraina sarà molto dura per Ranieri e i suoi.
Martedì sera il Tottenham, pur privo del suo miglior giocatore (Bale), ha espugnato “San Siro” con un convincente 0-1 (bellissima rete di Crouch in contropiede). Gli Spurs hanno messo sotto la capolista nel suo stadio evidenziando che la Champions è un’altra storia rispetto alla Serie A. Per il Milan solo un paio di azioni pericolose del difensore Yepes; Ibra non pervenuto come spesso gli accade in Europa: non segna in Champions da 4 partite, e ha addirittura regalato il pallone agli avversari nel contropiede decisivo.
Assurda la reiterata reazione di Rino Gattuso, normalmente grintoso ma corretto, contro Joe Jordan ex giocatore del Milan all’inizio degli anni Ottanta e ora tecnico in seconda degli Spurs. Jordan era chiamato Lo Squalo perché, per sembrare più temibile, prima della partita si toglieva la protesi lasciando scoperto il buco per i denti che gli mancavano. Ma forse Gattuso era troppo piccolo per ricordare.
http://www.youtube.com/watch?v=vjrkVRA9L6w
Sempre martedì Raúl ha appaiato Inzaghi con la 70° rete nelle Coppe Europee (69 in Champions e 1 in Supercoppa): ha segnato l’1-1 finale contro il Valencia. Era la prima volta che tornava in un stadio spagnolo ma ovviamente a “Mestalla” è stato sonoramente fischiato.
Arsenal e Barcellona sono le sole squadre che giocano a calcio, un certo calcio. Le uniche che valga la pena vedere, le uniche – tra le grandi – che promuovono ragazzi del vivaio. Dispiace che una delle due debba uscire. Guardate la statura media delle due squadre, o di molti loro protagonisti: Walcott, Nasri, Fabregas, Arshavin, Xavi, Iniesta, Messi, Pedro, Villa… Qui ci si riempie la bocca ma poi si privilegiano sempre altri criteri, a tutti i livelli. Per insana passione e ingenua accondiscendenza rifornisco (gratis) di informazioni un amico alto dirigente di un grosso club di serie A, che mi sollecita appunto qualche dritta. La prima cosa che mi chiede, invariabilmente, è: ha struttura? Fisicamente com’è? Che poi sappia giocare a calcio è un dettaglio secondario…
Milan. Mi vien da piangere se penso che una volta (oh, è un esempio, non sono dell’epoca preistorica…) San Siro delirava per Rivera e ora osanna Gattuso, lisciato nel verso del pelo anche dalla succube, addomesticata e complice stampa italiana. Poverino, l’hanno offeso nel suo amor patrio, lui che mai in campo ha provoato e/o offeso un avversario…
E’ bastato trovare un’ala vera, un’ala di una volta (Gianni Mura e il Galeo, il dio del calcio vi abbia in gloria), ovvero Lennon, perchè gli Spurs infilassero il Milan che ha declamato ai quattro venti di cercare un terzino sinistro di ruolo e poi ne ha preso uno sconosciuto che mi sa di favore a Raiola come lo fu il destro Mattioni (che pure per me, visto ai tempi del Gremio, è bravo) più che frutto di reale scelta e strategia…
Ah, la Roma. Tv e giornali piangono, i tifosi insultano: indegni, rammolliti, sconfitti da una squadra non così forte… Come sempre giornalisti e tifosi si distinguono per conoscenza e obiettività. A parte che Lucescu è un grande, a parte che gli ucraini hanno costruito la squadra da anni mattone dopo mattone, a parte che Douglas Costa e Alex Teixeira erano al Mondiale Under 20 in Egitto, noi mandiamo osservatori a fare la bella vita e poi prendiamo le pippe e quelli forti vanno da altre parti, la qualità di questa squadra vi pare così scadente, o invece gioca a calcio molto meglio di quanto si veda in Italia?
Un saluto a tutti
Paolo
A parte le ovvie considerazioni su età media e piedi buoni, sottolineo la diversa intensità con cui si gioca in europa rispetta all’italia. ieri il barca metteva 4 dei suoli a pressare altissimo che da noi neanche al 92° sotto di un gol, e i contropiedi con cui ripartiva l’arsenal sono stati spettacolo puro.
e poi, appunto, sti benedetti uomini in fascia che pigliano il pallone e puntano l’avevrsario a 200 all’ora…da noi sembra vietato
lasciamo perdere le valutazioni dei “giornalisti”, che riuscirebbero anche a dire che messi è scarso, se non segna per due/tre giornate di fila, e che hanno come unico metro valutativo il risultato finale
p.s. mitico ieri lucescu, che ha sparato in diretta a fine partita il risultato di arsenal-barca, con quelli della rai che speravano di usare la suspence come traino per far pagare il canone
fii, ieri spettacolo all’ “emirates”…
evidente la differenza con il campionato italiano, ma si è appunto visto il milan martedì.
dove l’hai vista? su internet?
io su “al jazeera” (dove tra gli altri in studio c’era souness) e sentita la maggior parte del tempo su “catalunya radio” con il mestre puyal.
per cui non so bene cosa sia accaduto sulla rai, ma mircea è un grande.
a
Mitico Lucescu, indubbiamente!
Ma secondo me la storia del risultato di Arsenal-Barça è ancora più grottesca. Mircea parlava della sua squadra, e per far capire che non sono degli sprovveduti, ha detto che avevano “vinto Arsenal” nel girone di Champions. Il “bordocampista” (che neologismi coniano!!) Failla , interpretando male la frase, ha detto che non era riuscito a non fargli dire il risultato dell’altro ottavo di finale di cui la Rai avrebbe mostrato la sintesi. Ma in questo modo è stato lui a dare risalto alla frase… Così i telespettatori hanno capito che aveva vinto l’Arsenal, cosa che Lucescu non aveva detto.
Posso anche aver capito male io, ma secondo me è andata cosi…
E comunque complimenti allo Šakhtar ed al suo modo di giocare (peccato non averlo potuto affrontare ad Istanbul nella finale Uefa 2009, grazie a Diego, Zapata e al Quagliarella dell’andata…)
ah, bella storia, non sapevo!
RAI pessima come sempre…
mancata finale (e semifinale) grazie anche all’assenza di totò…
g
Sì non saremmo andati in finale al 100%. Ma quella squadra era in netto crescendo e non so se l’Amburgo (altra semifinalista) ci avrebbe fermato…
E non so se ricordi, ma nel ritorno dei quarti al “Friuli” dopo mezz’ora uscì per infortunio anche un Sanchez che non era quello odierno, ma che sicuramnte chi entrò al suo posto (Pepe…) fece rimpiangere….
grande paolo!
che altro aggiungere…
volte sempre!
😉
a
Šakhtar ieri ha giocato bene perché ha qualità e concordo sul fatto che hanno costruito negli anni…
io al bar ho selezionato quelli con i quali parlo di calcio e ti assicuro che il fronte anti giornalismo sensazionalista e poco informato è in costante crescita, dopo le indigestioni di skycalcio degli ultimi anni con tutti che parlano e dicono la loro seguendo i titoli della gazzetta vedo la voglia di qualcosa di più “vero”… sarà una mia impressione ma la cosa si accompagna anche a partite di serie A più gradevoli e giocate in maniera più aperta che mi è capitato di notare in questa stagione… è un’abbaglio?