Venerdì 13 settembre 2013
Di ritorno verso l’Italia sfrutto un passaggio auto a sorpresa verso Lubiana e con amici ne approfittiamo per assistere a Serbia-Belgio, prima partita del secondo turno degli Europei di basket che si svolgono in questi giorni in Slovenia.
Con gli stessi amici nei giorni scorsi avevo seguito a Belgrado la prima fase della giovane Serbia guidata dal santone Dušan Duda Ivković, uno dei più fenomenali allenatori del continente. Da Belgrado alla provincia in questo periodo tutti si incollano alla tv per seguire le gesta dei loro giocatori, siano di basket, siano i pessimi calciatori o Nole Đoković (che ha appena perso la finale di Flushing Meadows contro Nadal).
È una buona scusa per ritrovarsi a casa di qualcuno e, come nel mio caso di qualche giorno fa, gustare degli ottimi ćevapi, cucinati da sapienti leskovčani emigrati nella capitale, anche su una griglia portatile (Leskovac, nel sud del paese, è la riconosciuta capitale della griglia Balkan).
Vengono poi guarniti con il burroso e immaginifico kajmak (qui una descrizione di questo fantastico formaggio).
Si parte all’alba con i palazzoni di Novi Beograd infuocati dai primi raggi di sole e dopo svariate ore raggiungiamo la capitale slovena.
Qui è ormai autunno inoltrato, fa freddo e piove a dirotto. Recuperiamo i biglietti acquistati via internet all’esterno dell’interessante nuovo complesso di Stožice, ora praticamente deserto.
In questa zona periferica della città sono stati costruiti sia il nuovo stadio (capienza 16mila) che l’Arena principale degli Europei (oltre 12mila). Al piano inferiore un immenso parcheggio sotterraneo, solo parzialmente terminato.
In centro cerchiamo rifugio dalla pioggia confortati dall’ottima Union.
Qui i simboli degli Europei sono dappertutto,
e addirittura ci offrono un caffè in una cucina approntata da un altro sponsor.
La prima fase si è conclusa con la Serbia prima del suo gruppo, nonostante le due sconfitte contro i cugini balkanici Macedonia e Montenegro (peraltro entrambi eliminati). Ora il complicatissimo regolamento prevede la formazione di nuovi gruppi nei quali le nazionali si portano dietro i punti ottenuti, ma solo contro le altre squadre qualificate. E così si andrà avanti per un’altra settimana.
Mercoledì è il primo giorno dei nuovi gruppi, le cui partite si disputano tutte a Lubiana. Piange il cuore vedere la dvorana (palazzetto dello sport) così deserta. Colpa anche la decisione degli organizzatori di far disputare le partite anche a pomeriggio ma vendendo i biglietti separatamente, disperdendo in questo modo il potenziale pubblico. Forse incide anche la qualificazione a sorpresa di squadre non esattamente potenze del basket, come in questo caso il Belgio.
Tant’è, qualche serbo disposto ad assistere a una partita della sua nazionale lo si trova sempre.
Bellissima l’Arena anche da dentro, ma appunto semivuota.
Resuscita anche lo spirito di Vlade Divac.
In un altro settore anche una bandiera di un serbo “di Udine”…
È ora degli inni nazionali.
La Serbia inizia malissimo, i giocatori sono deconcentrati e vanno sotto (3-10). Ivković chiama subito il timeout,
e consente ad alcune slovenke di esibirsi.
I balkanici recuperano,
anche se Duda rimane oltremodo perplesso. Fenomenali le sue invettive con i giocatori che si possono ascoltare in tv grazie ai microfoni.
Oggi Nemanja Nedović, di Nova Varoš e attualmente a Golden State, non ha giocato come sa,
invece Nenad Krstić (CSKA Moskva) con 17 punti sarà il migliore realizzatore dei suoi.
Nell’intervallo una storia inverosimile. Il mio amico di Leskovac trova per caso nei bagni dell’Arena un suo compagno di scuola che non vedeva da anni; quest’ultimo vive già da tempo ad Anversa ed è arrivato fin qui con una macchina con targa belga… Ci si trasferisce in una zona in cui ci sono più tifosi e si riparte da 40-36.
In un altro timeout viene sparata anche Mesečina.
Fino al terzo quarto il risultato rimane sorprendentemente in bilico, ma nell’ultima frazione di gioco la Serbia, pur giocando malissimo, riesce a portare a casa la vittoria (76-69).
Alla fine saluti e baci tra i giocatori,
e un sospiro di sollievo tra i tifosi.
Meglio la Lasko! (che botta ieri l’Italia invece…)
ma no! io sono unionista 😉 anche in Karnija la bevo spesso…
sei andato a vedere qualche partita?
a
Ho visto ieri la partita della Serbia con la Francia: la Serbia ha una squadra davvero talentuosissima, oltre che molto molto giovane. Il rischio è che abbiano cali mentali, ma se giocano al massimo secondo me sono tra i favoriti dell’Europeo.
Ed è molto probabile (considerato che oggi con la Spagna vincere sarà proibitivo) che ai quarti ci sia un bell’Italia – Serbia…
Come spesso accade ho sbagliato in toto le previsioni..l’Italia ha vinto sorprendentemente con la Spagna e quindi ai quarti ci sarà Serbia – Spagna e Italia – Lituania!
si si, quando sono andata io a vederla la serbia ha giocato malissimo, mentre domenica scorsa ha dimostrato che se e’ in giornata il talento c’e’ e si vede.
speriamo che giochi come sa anche nelle prossime partite quando finalmente il risultato contera’ sul serio.
mandi,
a
Ahia…speranza disattesa stando al risultato finale della partita con la spagna..non ho visto il match, ma parrebbe che proprio non siano entrati in campo con la testa. Peccato!
disastro… asfaltati cosi’ dalla spagna, che delusione, soprattutto dopo la partita con la francia.
anche se e’ vero che sono giovani e il futuro e’ dalla loro… (si dice sempre cosi’).
a