Giovedì 29 marzo 2012
Con le mie guide Marcelo e Carlos continuo i percorsi a Valparaíso che dal calar de la sera diventano ormai notturni.
Dopo un momento di titubanza, alla fine troviamo la casa di un amico che ci ha invitati a passare per bere qualcosa.
Molto simpatica la scritta sullo stipite della porta di casa: «L’entrata è gratuita, l’uscita vedremo».
Noi portiamo la birra (austral) e la picada è già pronta per essere servita.
® Porto Viejo
Seguendo qualche consiglio, ci dirigiamo verso il porto, una zona non esattamente raccomandabile, per cenare alla bettola Porto Viejo, uno dei tanti locali di pescatori del quartiere.
Iniziamo con le machas a la parmesana, ottime cozze con formaggio fuso (la combinazione potrebbe sembrare azzardata ma posso assicurare che sono molto buone),
Ci accompagna una birra artigianale che sembra creata apposta per la serata, nelle varianti di Barba Negra e Barba Roja.
Il piatto principale (e unico) è la gran parrillada di mare con diverse varietà sia di conchiglia che di pesce (sotto alla montagna che si vede qui c’è anche la reineta, una prelibatezza).
La scheda
Porto Viejo
Calle Valdivia 154
Valparaíso
Santiago Wanderers
Successivamente ci troviamo con Pancho un altro amico che ci ospiterà per la notte, probabilmente molto corta. È un wanderino, ovvero un fanatico del Santiago Wanderers, la squadra locale di Valparaíso (nonostante il nome) e il club più antico del Cile (venne fondato nel 1892).
Tra i giocatori che sono cresciuti qui (e nati in città) c’è anche il facilmente dimenticato David Pizarro, ennesimo giocatore della speciale connessione cilena dell’Udinese.
La tifoseria del Wanderers, in azione nell’Estadio de Playa Ancha, è considerata tra le più calde del paese. Purtroppo abbiamo mancato di poco la partita. Il Wanderers sta andando bene in questa stagione (è attualmente terza) e l’entusiasmo è alle stelle; anche a pomeriggio si vedevano i ragazzini (e non solo) in giro per la città con la maglietta del club.
In uno dei primi bar della zona del porto in cui andiamo troviamo altri tifosi che distribuiscono una fanzine, intitolata aWante Sangre Verde.
La notte continua in un locale con musica.
Quando chiude, mi portano in una specie di scantinato dove è attivo un club alternativo e non ufficiale. Vi si accede da una porta chiusa, parte di una saracinesca, e solo chi lo conosce con il passaparola cammina fino qui (in realtà sembrano in molti ad esserne al corrente).
Rientriamo verso casa e quando ripassiamo da plaza Sotomayor (la stessa da cui era iniziata la visita di Valparaíso) sono ormai le sette di mattina, sta per albeggiare e la luna è ancora in cielo.
Vediamo un altro palazzo molto stretto dallo stile neoclassico,
e la sede storica d’El Mercurio, lo storico quotidiano (conservatore) secondo alcuni il primo al mondo ad essere pubblicato in lingua spagnola (dal 1827), o almeno che abbia resistito con lo stesso nome.
Il saluto a Valpo è affidato ad un manifesto per le elezioni locali con il candidato sindaco Vuskovic, senza accenti e forse con un errore di trascrizione al momento dell’arrivo in Cile dei suoi nonni, ma di chiare origini Balkan.
Domani (ovvero tra pochissime ore) mi aspetta un lungo viaggio.
La noche porteña!!!
saludos alessandro lo pasamos excelente en valparaiso, un abrazo y mucho exito!!!!!!!!!!!!