Sabato 19 ottobre 2013
Qualche giorno fa ho trovato per caso un articolo che fin dal titolo mi ha provocato un groppo in gola: «Diez años sin Manolo». Mi era proprio sfuggito, sono trascorsi già dieci anni dal 18 ottobre del 2003, quando ci lasciava per sempre Manuel Vázquez Montalbán, colpito da un infarto durante lo scalo all’aeroporto di Bangkok rientrando dall’Australia.
Manolo era un intellettuale a tutto tondo, debordante autore di migliaia di articoli e centinaia di libri: giornalista, scrittore di successo, creatore dell’investigatore-buongustaio Pepe Carvalho, poeta e umorista, antifranchista che conobbe il carcere (come accadde a suo padre per lo stesso motivo), saggista e militante di sinistra, gourmet, ma anche innamorato di calcio e fanatico culé (tifoso del Barça).
A Manolo un progetto come Futbologia sarebbe sicuramente piaciuto. Scrivere, leggere e parlare di calcio in un modo diverso, come si fa ogni tanto in Spagna, di più in molti paesi dell’America Latina, ahimè poco in Italia.
Lo incontrai nell’aprile del 1997. Accettò senza problemi la mia richiesta per un’intervista e mi fece salire fino alla sua bellissima casa di Vallvidrera, una collina da cui si domina l’intera Barcellona e in cui abitava anche il suo Pepe Carvalho. Nonostante la sua timidezza, bastarono poche domande per essere investiti da un fiume di parole, idee, concetti.
Da quell’incontro nacque un intervista pubblicata all’epoca che ripropongo attraverso il sitoblog dei Futbologi: Manolo affronta il binomio intellettuale/calcio, e spiega il portato simbolico del Barça. Si trattava di un’altra epoca: i blaugrana vivevano un momento di transizione seguiti al periodo di successi sotto la guida di Cruijff, che a sua volta aveva riportato luce dopo anni (o meglio decenni) bui. Il Barça era lontano dall’essere un fenomeno globale e in panchina sedeva Bobby Robson, coadiuvato dal molto più che traductor José Mourinho. In campo emergeva fortissimo il giovane Ronaldo, che alla fine di quella stagione sarebbe passato all’Inter in modo traumatico (per il Barça).
Manolo Vázquez Montalbán ci manca tantissimo.
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Fútbologia, lanciata tra gli altri dal collettivo di scrittori Wu Ming, è un’iniziativa per parlare (e scrivere e leggere) di calcio in modo diverso. Oltre al blog che raccoglie analisi, recensioni, reportage e racconti, i nostri hanno organizzato interessante convegno tenutosi a Bologna a novembre, sotto la protezione di São Pedrinho (qui il racconto).
Gli altri miei articoli precedentemente pubblicati sul Blog di Fútbologia:
– La Crvena Zvezda, vent’anni fa
– Il “National Football Museum” di Manchester
– L’evoluzione del Clásico e il Barça come fenomeno glocale
– L’emozione di Anfield
– La passione per il Celtic
– Un anno senza Sócrates (in due parti)
– Il cugino carnico di Iniesta
– I sessant’anni di Zico (in due parti)
– La guerra è iniziata al Maksimir
– La settimana di passione del Barça
Buona lettura.
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