Tbilisi, lunedì 17 agosto
Appena entrati in Georgia si ha il primo contatto con le asperità del kartuli, la lingua georgiana. Si tratta di un idioma antichissimo profondamente legato all’identità georgiana: funziona con sette casi grammaticali e con il sistema agglutinante che permette l’esistenza di parole con addirittura sei o otto consonanti di seguito, come mtsvrtneli (allenatore) e soprattutto la fantasmagorica gvbrdgvnis (qualcosa come “tirar fuori, strappare”) o gvprtskvni (“tu ci sbucci”).
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