18 April 2024

Il vero viaggio inizia ora: verso il Cile, ancora le ceneri

Venerdì 13 gennaio 2012

Dopo i bagordi e i bei momenti vissuti insieme alla banda di pazzi a Bariloche è ora di mettersi in cammino (ovvero in bus). Destinazione Puerto Montt in Cile, che poi è qua dietro a sole sette ore di distanza valicando le Ande.

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I nazisti a Bariloche

Giovedì 12 gennaio 2012

Bariloche si snoda lungo il meraviglioso lago Nahuel Huapi, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale circondato da varie cime tra le quali il Cerro Tronador (3554 m.) e il Cerro Catedral (2388 m.).

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® Lo strudel (!) di agnello del Restaurante Cassis

Mercoledì 11 gennaio 2012

A (quasi) chiusura dell’incontro internazionale di amici a Bariloche e per celebrare un compleanno siamo finiti a cena nel classico Restaurante Cassis (ovvero Ribes nero).

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Varianti argentine di pizza e gelato, l’ennesima perversione di dulce de leche

Martedì 10 gennaio 2012

Almeno la metà degli argentini, si sa, discende da italiani e non è dunque una sorpresa che il livello di alcune specialità nostrane sia mantenuto alto anche dall’altra parte dell’oceano.

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La Laguna Negra, a 1650 metri

Lunedì 9 gennaio 2012

Non è stato facile, almeno per me, ma ne è valsa la pena. I dintorni di Bariloche offrono molte escursioni in montagna, ma non mi aspettavo uno spettacolo come quello offerto dalla Laguna Negra.

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La cenere a Bariloche e il Lago Gutiérrez

Domenica 8 gennaio 2012

Bariloche si trova al centro di una lussureggiante regione tra meravigliosi laghi e montagne che invitano alle attività più diverse. Questa zona costituisce la più importante destinazione turistica argentina, sia d’estate che d’inverno. Ma dal 4 giugno scorso non è più la stessa.

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20 ore di bus fino a Bariloche e capodanno con cordero patagónico

Giovedì 5 gennaio 2012

Non ancora ripreso dal viaggio transoceanico mi attende la lunga tradotta da circa 20 ore fino a Bariloche, la celeberrima località di villeggiatura all’inizio della Patagonia dove un gruppo di amici si è già riunito per festeggiare l’entrata del nuovo anno.

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¡Hasta siempre viejo!

Enemonzo, martedì 14 luglio

Finalmente, dopo aver rimandato la partenza di alcuni giorni il viaggio è iniziato.

Rispetto a tutti gli altri spostamenti c’è una grossa novità: ho cambiato zaino. Il vecchio “Ferrino” regalatomi da alcuni amici «per essermi sempre vicino» è andato in pensione dopo 17 anni di onorato servizio. Trovandomi ormai da anni in continuo movimento, ha rappresentato per me un fedele (e talvolta unico) compagno di viaggio.

Al nuovo arrivato, uno zaino-valigia “Eagle Creek”, l’augurio di ripetere almeno in parte le gesta del suo illustre predecessore.

Ecco una delle foto del vecchio zaino alle quali sono più affezionato, scattata in una giornata ventosa appena fuori il paesino di Río Mayo in piena Patagonia, facendo autostop sulla più assurda strada mai vista, la Ruta Cuarenta. Quasi non si vede, ma è in basso a destra.

La storia intera uscirà (un giorno o l’altro) nell’atteso libro dedicato all’Argentina.

rio mayo - ruta cuarenta2